“Atlante di Botanica Poetica ”
Francis Hallé
L’Ippocampo Edizioni 2019 – cartaceo
Stranamente mi sono trovata a leggere a distanza di poco tempo due libri sulle piante (qui la recensione di Plant Revolution ), molto diversi ma che sono entrambi una bella porta sul mondo vegetale come non lo conosciamo.
Oggi vi parlo dell’Atlante di Botanica Poetica di Francis Hallé edito da L’Ippocampo Edizioni.
Grazie ai disegni di un noto botanico che per più di 40 anni ha viaggiato per il mondo grazie al suo lavoro, scopriamo la poesia delle piante più incredibili che ha incontrato.
I disegni sono parte integrante delle materie che fanno la storia della Biologia (botanica, zoologia, citologia, …), i primi naturalisti li hanno usati per fissare gli organismi che osservavano e studiavano e per mostrarli ad altri. Nelle facoltà di biologia si passavano (non so se si faccia ancora) interminabili pomeriggi a disegnare vetrini, animali e piante. Io che sono sempre stata scarsa a disegnare ho sempre vissuto con fatica quei momenti, ma mi rendo conto oggi, a distanza di tanti anni, di quanto siano stati utili quegli esercizi per memorizzare e capire strutture, funzioni, caratteristiche, differenze e somiglianze
Hallé è un famosissimo botanico che ha potuto svolgere la sua professione in diverse zone del mondo e che ha selezionato per questo Atlante di Botanica Poetica le piante più particolari che ha incontrato nelle aree tropicali. Quella con le foglie più grandi, quella che cresce sottoterra, quelle che crescono su altre piante, quella che danza …
Ogni scheda è associata ai disegni che Hallé ha fatto sui suoi taccuini durante le sue osservazioni e lui, a dfifferenza mia, è veramente bravo a disegnare!
Per noi che leggiamo è un bellissimo viaggio per descrizioni e immagini nel fantastico mondo delle piante, organismi stupefacenti senza i quali non potremmo esistere.
Io lo tengo in salotto insieme a tutti gli altri Atlanti che ho, mi sono sempre piaciuti molto gli Atlanti e stanno lì, in bella mostra, per me o per i miei ospiti, per essere sfogliati.
A chi lo consiglio.
A tutti gli appassionati di scienze naturali, botanica, che siano adulti o ragazzi.
“Virus, la grande sfida ”
Robero Burioni
Rizzoli 2020 – ebook
Credo che conosciate tutti Roberto Burioni, professore all’Università Vita e Salute San Raffaele, diventato poi famoso divulgatore in ambito biomedico sui social.
Personalmente, non apprezzo sempre del tutto il suo modo di comunicare, ma è sicuramente una delle persone che seguo, nel suo campo – la microbiologia e la virologia in particolare, è un riferimento di cui fidarsi ciecamente.
Durante il lockdown di marzo – aprile 2020 è uscito un suo nuovo libro, scritto molto velocemente, si intitola “Virus, la grande sfida”. Tutti i proventi dalle vendite saranno devoluti alla ricerca sul SARS-Cov-2, meglio noto a tutti come il nuovo Corona virus.
Il libro racconta le più famose pandemie della storia dell’Uomo di cui abbiamo conoscenza, grazie agli scritti classici, ai registri pubblici, ai giornali, agli archivi degli enti governativi e non.
Inizia spiegandoci come può avvenire il passaggio di specie per l’ospite dell’infezione, un fenomeno che si è compiuto anche per il virus della Covid-19.
Burioni è un eccellente virologo, perciò le pagine su cosa è un virus e su come si può diffondere così tanto da diventare pandemico sono molto utili per tutti e hanno un linguaggio comprensibile, senza semplificare i concetti biologici di base.
Le ricostruzioni storiche delle famose pandemie di Peste, influenza Spagnola e anche dell’ultima epidemia di SARS prima di quella che stiamo vivendo ora sono molto complete e dovrebbero farci riflettere sul fatto che siamo una piccolissima parte della Natura.
A me è molto piaciuto, lo consiglio a tutti, per farci un’idea di cosa è stato, di come dobbiamo agire ora come singoli e come comunità.
“Plant Revolution ”
Stefano Mancuso
Giunti 2017 – ebook
Le piante, che sono così belle, ci piacciono così tanto. Le usiamo per arredare i nostri appartamenti e, quando possiamo, andiamo a passare del tempo nei boschi o nei prati, perché sappiamo istintivamente che la loro vicinanza ci fa bene.
Però le consideriamo un po’ come esseri “inferiori”, no?
Alla fine le piante non si muovono, non parlano, non socializzano, quindi non possono essere come noi animali.
Dimentichiamo sempre che la vita sulla Terra sarebbe impossibile senza le piante, perché producono l’ossigeno indispensabile per respirare, sono fonti di cibo senza il quale non potremmo nutrirci né noi né qualsiasi altro animale, modulano il clima, con le loro radici stabilizzano i suoli, sono architetti megavigliosi…
Quello che impariamo dal libro “Plant Revolution” grazie al professor Mancuso è che le piante vedono, pensano, sentono, comunicano – tra loro e con noi e gli altri animali – esplorano, fanno tantissime cose e le fanno veramente veramente bene.
Impariamo anche che la loro modalità di prendere decisioni, che si riflette anche nella loro struttura (radici, fusto, foglie) è molto simile a come funzionano i nostri neuroni e sovrapponibile a come si prendono decisioni efficaci e vincenti – nella nostra testa e nelle organizzazioni di successo.
Scopriamo che Mancuso e il suo team hanno creato progetti di strumenti meravigliosi che possono aiutarci a esplorare gli altri pianeti con poca spesa e in modo molto efficiente.
Le piante sono anche alla base di una start up che ha realizzato
Amo le piante, credo lo sappiate tutti, ne sono sempre stata attratta, non solo per la loro indiscutibile bellezza estetica, ma per gli organismi viventi meravigliosi che sono, al secondo capitolo di questo libro stavo già scrivendo a conoscenti e amici di comprarlo perchè era pazzesco.
Lo consiglio a tutti quelli interessati ad approfondire un tema naturalistico, a tutte le persone curiose e proiettate nel futuro. Anche ai cosmo-nerd come me, chi è cresciuto a pane e fantascienza di livello, ai pollici verdi, agli innovatori.
“Quello che alle donne non dicono”
Salvo Di Grazia
Edizioni Laterza 2020 – cartaceo
Disclaimer: tra tutti i divulgatori scientifici noti Salvo Di Grazia è il mio preferito, perché alle solide basi scientifiche unisce buonsenso e cortesia.
Questo libro è non solo dedicato alle donne, è davvero scritto per le donne. Credo che sia li primo che mi capita in mano che non solo dichiara questo intento, ma lo soddisfa in pieno.
È molto scorrevole, tratta temi importanti e non banali con un bello stile che non lo appesantisce, anzi, secondo me lo rende una lettura adatta per ogni momento.
Salvo Di Grazia tratta le questione femminile in medicina con molta delicatezza, con le solide basi scientifiche che siamo abituate a riconoscergli, senza nessun paternalismo, condiscendenza o piacioneria.
Capita spesso di trovarci davanti a questi tre atteggiamenti, il più delle volte inconsapevoli, nei nostri colloqui con alcuni professionisti della salute. Ho veramente tanto apprezzato che non ve ne sia traccia in questo libro.
Ci riporta anche con i piedi per terra.
Se da un lato è vero che siamo in media poco ascoltate per quanto riguarda le nostre necessità più intime in tema salute, è altrettanto vero che abbiamo questa tendenza a caricare di significati assoluti o negatività fasi della nostra vita che sono assolutamente fisiologiche.
Ci spiega come menopausa, gravidanza, parto e allattamento siano momenti naturali della vita di una donna, non facili per tutte, per alcune più complessi, ma naturali.
Inquadra molto bene il nostro ruolo di consumatrici nell’industria della salute, del benessere e della cosmetica, di obiettivi privilegiati per diverse campagne di marketing.
Inoltre, dà un quadro molto realistico della tendenza a medicalizzare momenti naturali, fisiologici e, a volte, inevitabili della nostra vita di donne, come la gravidanza e la menopausa. Sempre senza minimizzare e banalizzare le difficoltà che incontriamo.
Perché se non è automatico che una fase della vita debba essere facile perché naturale, non è altrettanto automatico che necessiti di esami, accertamenti e cure perchè difficile.
Ho apprezzato moltissimo che, da medico, insista in più punti su quanto siano fondamentali la nutrizione e l’attività fisica per il nostro rimanere in salute.
Lo consiglio, a tutte le mie pazienti, alle mie colleghe e a tutte le donne che vogliono capire di più per essere maggiormente consapevoli e protagoniste informate della loro salute
We are the Weather: Saving the Planet Begins at Breakfast
(Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi)
Jonathan Safran Foer. 2019. Penguin Books Ltd (Guanda). Ebook e cartaceo
La premessa è che non amo Safran Foer.
“Molto forte, incredibilmente vicino” è stata una scalata senza attrezzatura e con le mani ferite, non finiva più, ho arrancato dall’inizio alla fine.
Quindi, non ho mai più letto nessun libro di questo autore. Poi, per caso, mi è capitato tra le mani “We are the Weather: Saving the Planet Begins at Breakfast (Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi) e ho deciso di leggerlo perché l’argomento del cambiamento climatico e di cosa si possa fare all’atto pratico mi interessa molto.
Non avendo più seguito nulla dell’autore negli ultimi 15 anni, non sapevo avesse scritto un libro sull’alimentazione a base vegetale e che fosse vegetariano.
Chiaramente, ho faticato anche con questo libro. Se non c’è sintonia con un autore, non si crea soltanto stando lontani tanti anni.
Ho apprezzato molto la prima parte, nella quale Safran Foer spiega come si crei la consapevolezza della propria importanza nelle persone comuni per quanto riguarda crisi importanti: la II guerra mondiale, l’Olocaustola lotta per i diritti delle persone di colore, le prime campagne vaccinali.
Dalla seconda parte in poi, il libro entra nel vivo dell’argomento cambiamento climatico, che conseguenze avrà per il genere umano e cosa ognuno di noi può fare ogni giorno per evitare l’estinzione di massa dell’umanità.
Ci racconta anche i dubbi e dilemmi personali dell’autore, che addirittura confessa di non essere così vegetariano come si credeva pubblicamente.
Ho apprezzato davvero tanto la sua onestà intellettuale e il suo mettersi a nudo, il raccontarci le sue debolezze.
Non so se l’azione intorno alla quale verte tutto sia possibile, sicuramente un cambiamento produttivo di un settore alimentare è richiesto e tutti noi possiamo fare il nostro pezzetto.
Insisto sempre sulla qualità degli alimenti scelti per la propria alimentazione e di essere sempre consapevoli delle tecniche produttive, oltre che la nostra salute, anche l’ambiente e i nostri bambini ci ringrazieranno.
Ecologia umana è stata una delle mie materie preferite all’università, questa lettura è stata un aggiornamento, in termini “laici” a quello che ho studiato.
A chi consiglio questo libro: a tutti. È fondamentale capire come l’atto di nutrirsi sia strettamente connesso con l’ambiente e Il futuro.
“Tu sei il tuo paziente”
Marco Mereu
Youcanprint 2019 – cartaceo
Marco Mereu è un mio collega, che ci racconta de pezzi di strada che ha fatto con alcuni suoi pazienti.
Il filo conduttore è quello del cambiamento e della consapevolezza di sé, di dove si è e che bisogna prendere in mano la propria vita se si vuole cambiare, non aspettarsi qualcosa dall’alto. Vediamo spesso questo atteggiamento nei nostri studi, il paziente che si aspetta che con una bacchetta magica – che non abbiamo e mai potremo avere – noi siamo in grado di risolvere i loro problemi. Vediamo anche persone, che arrivano con tanta determinazione e con una forza ritrovata, che sono diventate consapevoli di sé e delle proprie capacità e a noi chiedono una mano. Questi secondi, saranno quelli destinati ad avere successo.
Mi piace l’approccio empatico di Marco, il suo tentativo di entrare sempre in sintonia con la persona che ha di fronte, tentando di rendere disponibili gli strumenti necessari perché il cambiamento tanto cercato possa avvenire.
Col pretesto di raccontare alcuni degli atteggiamenti tipici che noi tutti incontriamo nella nostra pratica in studio, Marco inserisce spunti scientifici sugli approcci dietetici più utilizzati.
Ma in realtà questo libero è altro: è un diario.
Racconta dei pezzetti di vita, che in qualche modo ci riguardano tutti, professionisti, pazienti, persone.
Lo consiglio ai colleghi, ci si sente meno soli a sapere che anche altri si sono trovati nelle nostre stesse situazioni e lo consiglio caldamente a chi vorrebbe intraprendere un percorso nutrizionale con un professionista, ma ha paura o pensa di essere oramai all’ultima spiaggia.
“A cena con Darwin”
Jonathan Silverton
Bollati Boringhieri 2017. Cartaceo ed Ebook
Jonathan Silverton è professiore di Ecologia Evoluzionistica a Edimburgo, il suo campo principale è l’evoluzione delle piante.
L’evoluzione delle piante, soprattutto quelle da mangiare, è strettamente legata alla nostra. Anche quella degli animali lo è, anche se il primo animale che abbiamo domesticato adesso è il nostro compagno per eccellenza, il cane, e nella maggior parte delle società contemporanee, non lo si mangia.
Abbiamo iniziato a domesticare il fuoco prima di 1 milione di anni fa, e la domesticazione delle piante ha segnato la svolta da un regime di sussistenza come cacciatori-raccoglitori nomadi a quello di agricoltori stanziali.
Un passaggio chiave della nostra storia, che ha cambiato tante cose per quanto riguarda le nostre società e come siamo arrivati fino a ora, senza che ci sia stato un passaggio evolutivo nel mezzo. Homo sapiens ha domesticato le piante nell’Asia Minore 10000 anni fa, Homo sapiens popola l’intero pianeta ora.
Non tutte le piante che abbiamo domesticato hanno lo scopo di nutrirci, pensiamo al cotone, del quale utilizziamo le fibre, però le piante a scopo alimentare hanno segnato il passo della grande conquista dell’agricoltura.
Gli animali, invece, li abbiamo scelti perchè ci facessero compagnia, oltre che per mangiarli e utilizzarli come forza lavoro a basso prezzo.
In questo libro, molto scorrevole, si ripercorrono brevemente le tappe evolutive del nostro genere (Homo), per poi passare a un’interessante analisi di come i gusti e i sapori in cucina abbiano determinato cosa mangiamo tutt’ora.
L’evoluzione dei viventi che ancora mangiamo va di pari passo con la nostra evoluzione culturale e sociale.
Il taglio del libro è sicuramente divulgativo, non stanca e rende il racconto è facilmente comprensibile, senza mai scadere nella semplificazione spicciola.
Lo consiglio a chi vuole capire meglio come nella propria dispensa ci sia un vero e proprio patrimonio evolutivo e a tutti i miei colleghi, perché possano scegliere in modo più consapevole alcuni protocolli nutrizionali.
“Senza Glutine”
Alessio Fasano con Susie Flaherty
Mondadori Libri 2017 cartaceo – ebook
Il Professor Alessio Fasano è, probabilmente, il maggior esperto di glutine e patologie correlate nel mondo. È un gastrenterologo pediatrico italiano che si è trasferito negli USA a inizio degli anni ’90 del secolo scorso. Negli anni ha iniziato ad approfondire sempre più il tema della celiachia e, di conseguenza, l’argomento glutine.
Negli USA, allora, la consapevolezza sulla celiachia era molto scarsa, tanto che si riteneva che la prevalenza della malattia (il numero di celiaci nella popolazione) fosse ampiamente ridotta rispetto alla popolazione europea, per motivi genetici.
Da allora molta strada è stata fatta, grazie a Fasano e al suo gruppo sempre in prima linea, ma ancora oggi non esistono una coscienza diffusa tra i professionisti, una legislazione puntuale su etichettatura e produzione, come, per esempio, abbiamo in Italia.
Il gruppo di ricerca del Center for Celiac Research di Boston, diretto dal professor Fasano, continua a occuparsi dei pazienti e della ricerca, tanto che il suo gruppo, anni fa, individuò una proteina coinvolta nello sviluppo dei disturbi legati al glutine, la
zonulina, ora interessata da studi, anche sull’uomo, quindi in fase avanzata, nel tentativo di donare al mondo un farmaco che consenta di contrastare la malattia
Il libro è molto ben scritto e sicuramente utile per i pazienti alle prime armi, o per i più esperti che vogliano saperne di più sulle basi biologiche e fisiopatologiche della loro malattia.
Ci sono alcune ricette e poche testimonianze: utili senza essere pesanti.
Una piccola curiosità per gli appassionati di football americano: la seconda prefazione al libro è di Rich Gannon, un ex quarterback della NFL, famoso per avere vinto il MVP per la stagione 2002 e avere portato gli Oakland Raiders al SuperBowl in quello stesso anno. La figlia di Gannon è celiaca, paziente del Prof. Fasano e lui e la moglie sono molto attivi negli USA per promuovere la consapevolezza della malattia e supportare i genitori nei primi tempi dopo la diagnosi dei loro figli.
“La più grande meraviglia sei tu”
David Bueno – Salvador Macip – Eduard Martorell
Salani Editore 2014. Cartaceo
Una quattordicenne ricoverata in terapia intensiva per una grave crisi causata dalla malattia autoimmune di cui soffre.
Non si sa se supererà la notte, la sua situazione è veramente critica, ma una speranza c’è ed è tutta nelle sue mani, se lotterà potrebbe salvarsi, se sceglierà di non combattere, morirà.
Lara, questo il nome della ragazza, non sente di avere le forze per lottare contro la malattia questa notte, anzi, sente di non farcela più a combattere ogni giorno con la possibilità di avere un’altra ricaduta, di non poter pianificare di andare a un concerto con il suo primo ragazzo, di vedere le espressioni tristi e preoccupate dei suoi familiari.
Mentre è assorta in questi pensieri cupi, la Dottoressa Carme, di guardia quella notte, le fa visita in stanza e le due iniziano a parlare.
Questo il pretesto che i tre autori del libro – due biologi, un medico – sfruttano per raccontare la meraviglia della Biologia agli adolescenti.
Si parte dal Big Bang, dagli organismi unicellulari, dal ruolo dell’ossigeno, dalle macromolecole che costituiscono i viventi, per arrivare a concetti come l’invecchiamento, la medicina rigenerativa, la coscienza, la bioetica, il rapporto con la malattia, la morte e la Vita.
I mille dubbi di un’adolescente sul senso della propria esistenza, della sofferenza, dei legami affettivi, vengono trattati alla luce della Biologia, delle magnifiche interconnessioni che gli esseri viventi, tutti, hanno tra loro.
La più grande meraviglia è la Vita.
È sicuramente adatto a ragazzi che amano leggere, ha la struttura di un libro per adulti, il linguaggio è indicato per loro, senza banalizzazioni o semplificazioni che sminuirebbero i temi trattati, con grande competenza e delicatezza.
Lo consiglio anche ai genitori di ragazzi dai 14 anni in poi, può essere un regalo interessante da leggere insieme.
Indicatissimo per i miei colleghi, tutti coloro che siano appassionati della nostra disciplina, e a quelli che, come me, hanno impegni didattici verso “laici” della nostra materia, da dopo le scuole superiori all’età adulta, come materiale dal quale attingere per qualche argomento più ostico da trasmettere.
Le cipolle sono un ortaggio ricco di sali minerali e vitamine utili per la nostra salute.
Sono prive di grassi, hanno poche proteine poco biodisponibili, fibra e molte poche calorie.
i loro principali elementi nutritivi sono la vitamina C e vitamine del gruppo B, potassio, fosforo, calcio e manganese. Le foglie contengono più vitamina A e C del bulbo e sono molto ricche di vitamina K.
Però, non mangiamo le foglie della cipolla, al massimo quelle dei cipollotti ed è un vero peccato, in termini nutrizionali e anche per quello che riguarda lo spreco di cibo, che sapete essere un argomento che mi sta molto a cuore.
Ho trovato un bel mazzo di cipolla di Tropea IGP, con anche tutte le foglie e l’ho comprato, chiedendo di non tagliare via le foglie per buttarle. Le ho usate per uno sformatino facile, che può costituire un secondo piatto o un antipas
Ho essiccato quelle avanzate per poi usarle per il mio solito brodo granulare vegetale.
Sformato di foglie di cipolla Rossa di Tropea IGP.
Ingredienti
foglie di cipolla Rossa di Tropea IGP a piacere
4 uova da galline razzolanti
4 cucchiai di pane grattato (o di farina di mandorle)
4 cucchiai di parmigiano reggiano
1 bicchiere di latte (o bevanda vegetale di mandorle senza zucchero)
1 pizzico di sale di Cervia aromatizzato alle erbe
Procedimento
Lavare le foglie delle cipolle e affettarle finemente
Montare bene le uova insieme al pane grattato, al parmigiano e al latte con una frusta a mano, aggiungere il sale.
Disporre i pezzetti delle foglie di cipolla in una pirofila unta con un filo di olio extravergine di oliva e spolverizzata di pane grattato. Aggiungere il composto delle uova.
Cuocere in forno a 180 º per circa 30 minuti.
È buono sia caldo che freddo.